Presentazione

 

Comitato di Redazione: G. Boggero (Ricercatore Istituzioni diritto pubblico UNITO), G. Sobrino (Ricercatore Diritto costituzionale UNITO), L. Conte (Assegnista di ricerca Diritto costituzionale UPO), S. Dentico (Avvocato), S. Matarazzo (Dottoranda di ricerca UPO), R. Medda (Dottorando di ricerca UPO), V. Vaira (Dottoranda di ricerca UNITO), M. Demichelis (Dottoranda di ricerca UNITO), G. Odino (Avvocato e Assegnista di ricerca Diritto amministrativo UNITO).

 

 

L’Osservatorio nasce come rubrica a cadenza quadrimestrale nell’ambito della Rivista Il Piemonte delle Autonomie con l’obiettivo di promuovere uno studio sistematico della giurisprudenza amministrativa del T.A.R. Piemonte e del T.A.R. Valle d’Aosta.

Allo stato, non mancano sedi autorevoli e qualificate ove segnalare o commentare le più significative pronunce della giurisdizione amministrativa, inclusa di quella piemontese e valdostana. Nel panorama scientifico italiano non esiste, tuttavia, uno strumento di monitoraggio permanente dell’attività degli organi di giustizia amministrativa di primo grado, articolato per Regione. L’art. 125 Cost. invita, invece, la comunità dei giuristi – dai ricercatori universitari agli avvocati del libero Foro, senza dimenticare gli Avvocati dello Stato – a prendere sul serio la regionalizzazione dei T.A.R. per tentare di metterla a sistema, evidenziando le peculiarità tematiche, le diverse sensibilità giuridico-culturali dei Collegi, ma anche gli orientamenti più innovativi rispetto alla giurisprudenza amministrativa consolidatasi nelle altre Regioni e a quella del Consiglio di Stato. Allo stato, al di là delle pur insostituibili rassegne autoprodotte in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario o dei tentativi di annotazione offerti dal sito-web della Giustizia Amministrativa, risulta alquanto difficile tentare un’analisi complessiva dell’evoluzione della giurisprudenza amministrativa in una data Regione. Accanto a una prospettiva “micro”, in ordine alla quale prevalgono note o commenti a sentenze isolate, l’assai più rilevante prospettiva “macro” ha intersecato finora temi e problemi comuni all’intera giustizia amministrativa italiana, tralasciando le differenze territoriali e gli apporti regionali alla comune cultura amministrativa e giurisprudenziale. Eppure, il sindacato sugli atti amministrativi degli enti territoriali aventi sede in ciascuna Regione o Provincia autonoma dà la misura di quali siano i principali nodi problematici dell’indirizzo politico-amministrativo regionale e locale, ma anche di quali possano essere le questioni più spinose con le quali si confronta l’Amministrazione periferica dello Stato in un certo territorio. A questo proposito, la rubrica coprirà l’attività giurisdizionale degli organi di giustizia amministrativa del Piemonte e della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, al fine di consentire una lettura sinergica di problemi che interessano la vita comune di una collettività “macro-regionale” che è già normativamente tale, quantomeno, come Distretto Giudiziario di Corte d’Appello e che ambisce ad esserlo anche sotto il profilo dell’integrazione delle politiche sanitarie, ambientali e dei trasporti, solo per fare alcuni esempi.

Del resto, un Osservatorio piemontese e valdostano assume rilevanza non soltanto per gli operatori del diritto o per i funzionari delle rispettive Amministrazioni, ma anche per gli organi della stampa locale e, quindi, per l’opinione pubblica delle due Regioni, alla quale sarà consentito conoscere e controllare con maggiore immediatezza la soluzione di delicate questioni di esercizio del potere pubblico negli ambiti più rilevanti per il tessuto economico, politico, sociale e culturale della comunità di riferimento.

A tale scopo, l’Osservatorio si avvale della collaborazione di giovani avvocati del Foro di Torino e dell’esperienza di studiosi del diritto amministrativo e costituzionale facenti capo all’Università degli Studi di Torino e all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”. Integrando l’esperienza di OPAL (l’Osservatorio per le Autonomie Locali, curato dai dottorandi del Dottorato alessandrino in “Autonomie, Servizi, Diritti”) e ispirandosi al modello utilizzato dal Monitore della giurisprudenza costituzionale, ospitato dal Forum di Quaderni costituzionali, la rubrica, strutturata per ambiti materiali in linea di massima coincidenti con quelli utilizzati dagli stessi organi di giustizia amministrativa per il riparto interno tra Sezioni, segnala le pronunce più significative depositate nel quadrimestre precedente la pubblicazione. Di ciascuna di esse è predisposta una scheda riassuntiva rientrante nel genere della nota redazionale, che ne riporta i riferimenti essenziali e una breve sintesi a firma di uno dei collaboratori. Le principali decisioni sono, invece, segnalate dall’Osservatorio come oggetto di annotazione critica nell’ambito dei commenti della Rivista. [G. Boggero]